
Roma, 16 Marzo 2024
A seguito della divisione della società TIM in due tronconi societari, le organizzazioni sindacali di categoria lanciano un allarme occupazionale attraverso il seguente comunicato stampa.
Nell’indifferenza governativa rischiano di scomparire i lavoratori degli appalti Tim.
Il settore delle TLC, lasciato al suo destino dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi undici anni ha subito una perdita di valore e remuneratività pari a 12 miliardi di euro, e non accenna a fermarsi, complici una concorrenza spietata senza alcun intervento regolatorio ed il difficile quadro internazionale.
E’ notizia di questi giorni l’abbandono del mercato italiano da parte di Vodafone che si aggiunge alla separazione della Tim SpA in due tronconi societari.
Proprio Tim da sempre ha generato un indotto occupazionale di grande rilievo ma ora, in maniera ingiustificata e senza alcun rispetto delle ricadute sociali, sta rovesciando la propria crisi occupazionale nelle aziende di Call Center Crm/bpo che lavorano su commesse Tim, senza preoccuparsi delle persone occupate, anche in Sardegna.
Lunedi 18 marzo, le Lavoratrici e i Lavoratori delle aziende operanti su attività di customer care di TIM, si asterranno in sciopero da ogni attività lavorativa, per sollecitare interventi governativi che sostengano l’occupazione e diano stabilità strutturale a tutto il settore delle Telecomunicazioni e dei call center.
UILCOM UIL - SLC CGIL – FISTEL CISL
A seguito della divisione della società TIM in due tronconi societari, le organizzazioni sindacali di categoria lanciano un allarme occupazionale attraverso il seguente comunicato stampa.
Nell’indifferenza governativa rischiano di scomparire i lavoratori degli appalti Tim.
Il settore delle TLC, lasciato al suo destino dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi undici anni ha subito una perdita di valore e remuneratività pari a 12 miliardi di euro, e non accenna a fermarsi, complici una concorrenza spietata senza alcun intervento regolatorio ed il difficile quadro internazionale.
E’ notizia di questi giorni l’abbandono del mercato italiano da parte di Vodafone che si aggiunge alla separazione della Tim SpA in due tronconi societari.
Proprio Tim da sempre ha generato un indotto occupazionale di grande rilievo ma ora, in maniera ingiustificata e senza alcun rispetto delle ricadute sociali, sta rovesciando la propria crisi occupazionale nelle aziende di Call Center Crm/bpo che lavorano su commesse Tim, senza preoccuparsi delle persone occupate, anche in Sardegna.
Lunedi 18 marzo, le Lavoratrici e i Lavoratori delle aziende operanti su attività di customer care di TIM, si asterranno in sciopero da ogni attività lavorativa, per sollecitare interventi governativi che sostengano l’occupazione e diano stabilità strutturale a tutto il settore delle Telecomunicazioni e dei call center.
UILCOM UIL - SLC CGIL – FISTEL CISL