Cagliari, 21 Novembre 2023
Sono stati più di mille i partecipanti alle assemblee di settore che Uilcom UIL ed SLC Cgil hanno organizzato in vista dello sciopero generale che in Sardegna è programmato per lunedì 27 di Novembre.
Nella relazione iniziale, il Segretario Regionale della Uilcom Sardegna Marianna Stara e successivamente nel suo intervento il Segretario Generale Tonino Ortega, hanno toccato i punti fondamentali che caratterizzano questa protesta:
- Non cè nessuna risposta all'emergenza salariale. Le buste paga sono ormai falcidiate da un'inflazione che non accenna a calare e non si mette un soldo sul rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione e per detassare i rinnovi nei settori privati;
- Si continua a tagliare sulla sanità spingendo cittadini e personale verso la sanità privata
- Vengono diminuite le risorse per la scuola pubblica, per le politiche sociali e per il trasporto pubblico locale
- Dalle promesse di cancellare la Legge Fornero, sono passati addirittura a peggiorarla restringendo le già limitate misure di flessibilità in uscita.
- Non si interviene sulla precarietà nel lavoro. Sono stati ripristinati i vaucher liberalizzato il lavoro a termine
- Solo propaganda patriarcale e regressiva che sancisce nessun investimento concreto per migliorare la vita e il lavoro delle donne
- Si promuove una riforma fiscale che a parità di reddito penalizza le classi più deboli
- Dopo tanta propaganda non si tassano gli Extraprofitti e si continua a non fare nulla per combattere l'evasione fiscale
- Non ci sono politiche industriali serie per consentire ai giovani l'accesso al mondo del lavoro e contestualmente non ci sono risposte per quei lavoratori coinvolti nella tante crisi aziendali aperte in tutto il paese.
- Si continua a tagliare sulla sanità spingendo cittadini e personale verso la sanità privata
- Vengono diminuite le risorse per la scuola pubblica, per le politiche sociali e per il trasporto pubblico locale
- Dalle promesse di cancellare la Legge Fornero, sono passati addirittura a peggiorarla restringendo le già limitate misure di flessibilità in uscita.
- Non si interviene sulla precarietà nel lavoro. Sono stati ripristinati i vaucher liberalizzato il lavoro a termine
- Solo propaganda patriarcale e regressiva che sancisce nessun investimento concreto per migliorare la vita e il lavoro delle donne
- Si promuove una riforma fiscale che a parità di reddito penalizza le classi più deboli
- Dopo tanta propaganda non si tassano gli Extraprofitti e si continua a non fare nulla per combattere l'evasione fiscale
- Non ci sono politiche industriali serie per consentire ai giovani l'accesso al mondo del lavoro e contestualmente non ci sono risposte per quei lavoratori coinvolti nella tante crisi aziendali aperte in tutto il paese.