Roma, 22 Marzo 2024
Nelle ultime settimane, si è intensificata la mobilitazione sindacale in Sardegna a difesa dei lavoratori di Tim, in vista dell'operazione di separazione dell'azienda.
La UILCOM Sardegna si è distinta per il suo impegno costante nel sollecitare garanzie dal governo e dall'azienda stessa riguardo al futuro occupazionale e alla sostenibilità del progetto.
Oggi, nel corso della mobilitazione tenutasi a Roma, il Segretario generale della UILCOM Sardegna, Tonino Ortega, ha dichiarato:
"Siamo contrari alla separazione. Sosteniamo debba essere il Governo a fornirci tutte le garanzie sulla occupazione e sul perimetro aziendale del progetto "sbagliato" di scorporo della rete. Il tempo delle attese è finito. Le persone, i lavoratori hanno bisogno di avere chiarezza sul loro futuro lavorativo."
Riccardo Loi, rappresentante della RSU UILCOM, ha aggiunto: "Il progetto di separazione di Tim, ad oggi, non dà alcuna garanzia sulla sostenibilità, sui livelli occupazionali, sui perimetri delle due eventuali realtà separate. È fondamentale che il governo sia garante anche del futuro industriale del Gruppo."
Le preoccupazioni espresse dalla UILCOM Sardegna trovano riscontro nelle fibrillazioni del mercato e nell'assenza di un giudizio positivo sul Piano Industriale. La necessità di un confronto reale con il governo è stata ribadita con forza, al fine di ottenere certezze e garanzie per i lavoratori diretti e indiretti.
"Proprio per questo, ancora con più convinzione, pensiamo che si debba avviare una serie di iniziative per ottenere un vero confronto con il Governo", ha affermato Tonino Ortega. "Non soltanto nei giorni 22 e 26 marzo, ma fino a quando non avremo avuto certezze sulla sostenibilità di questo progetto e le garanzie sui lavoratori/trici diretti e indiretti."
In conclusione, la UILCOM Sardegna si conferma in prima linea nella difesa degli interessi dei lavoratori, ribadendo la volontà di continuare a lottare per garantire un futuro sicuro e sostenibile per tutti.
Nelle ultime settimane, si è intensificata la mobilitazione sindacale in Sardegna a difesa dei lavoratori di Tim, in vista dell'operazione di separazione dell'azienda.
La UILCOM Sardegna si è distinta per il suo impegno costante nel sollecitare garanzie dal governo e dall'azienda stessa riguardo al futuro occupazionale e alla sostenibilità del progetto.
Oggi, nel corso della mobilitazione tenutasi a Roma, il Segretario generale della UILCOM Sardegna, Tonino Ortega, ha dichiarato:
"Siamo contrari alla separazione. Sosteniamo debba essere il Governo a fornirci tutte le garanzie sulla occupazione e sul perimetro aziendale del progetto "sbagliato" di scorporo della rete. Il tempo delle attese è finito. Le persone, i lavoratori hanno bisogno di avere chiarezza sul loro futuro lavorativo."
Riccardo Loi, rappresentante della RSU UILCOM, ha aggiunto: "Il progetto di separazione di Tim, ad oggi, non dà alcuna garanzia sulla sostenibilità, sui livelli occupazionali, sui perimetri delle due eventuali realtà separate. È fondamentale che il governo sia garante anche del futuro industriale del Gruppo."
Le preoccupazioni espresse dalla UILCOM Sardegna trovano riscontro nelle fibrillazioni del mercato e nell'assenza di un giudizio positivo sul Piano Industriale. La necessità di un confronto reale con il governo è stata ribadita con forza, al fine di ottenere certezze e garanzie per i lavoratori diretti e indiretti.
"Proprio per questo, ancora con più convinzione, pensiamo che si debba avviare una serie di iniziative per ottenere un vero confronto con il Governo", ha affermato Tonino Ortega. "Non soltanto nei giorni 22 e 26 marzo, ma fino a quando non avremo avuto certezze sulla sostenibilità di questo progetto e le garanzie sui lavoratori/trici diretti e indiretti."
In conclusione, la UILCOM Sardegna si conferma in prima linea nella difesa degli interessi dei lavoratori, ribadendo la volontà di continuare a lottare per garantire un futuro sicuro e sostenibile per tutti.