
Dopo anni di incertezze e pressioni crescenti, il Governo italiano ha finalmente annunciato l'apertura di un tavolo di confronto sul futuro delle telecomunicazioni. Un risultato accolto positivamente dai sindacati, ma non privo di riserve. "Bene l'apertura del tavolo, ma servono azioni concrete e una visione industriale chiara", hanno dichiarato Vera Buonomo, Segretaria Confederale UIL, e Salvo Ugliarolo, Segretario Generale UILCOM.
Il settore delle telecomunicazioni, considerato strategico per il futuro del Paese, vive da anni una situazione critica, segnata da una contrazione dei ricavi e da investimenti crescenti necessari per restare al passo con l'innovazione tecnologica. L'annuncio del tavolo di confronto giunge tardivo, a seguito di ripetute sollecitazioni dei sindacati, intensificatesi dopo la controversa cessione della rete TIM a un fondo di investimento americano lo scorso luglio.
Una crisi senza precedenti
Negli ultimi dieci anni, il settore ha subito un costante ridimensionamento, con gravi ricadute sull'occupazione e sulle condizioni lavorative. I sindacati denunciano una politica industriale insufficiente e gare al massimo ribasso che penalizzano sia i lavoratori che gli outsourcers, spesso costretti a operare con contratti poco tutelanti. "È inaccettabile che si continui a privilegiare il massimo risparmio, persino da parte di aziende pubbliche, a scapito della dignità lavorativa", hanno affermato Buonomo e Ugliarolo.
La necessità di una visione strategica
Secondo i rappresentanti della UIL, la situazione attuale richiede un cambiamento di rotta immediato. "Ciò che manca è una politica industriale lungimirante. Servono interventi pubblici concreti, una regia chiara e un vero piano di rilancio per il settore", hanno sottolineato i Segretari, insistendo sulla necessità di garantire standard occupazionali dignitosi e tutele adeguate per i lavoratori.
Un altro tema centrale riguarda l'autonomia strategica del Paese. I sindacati evidenziano il pericolo di dipendere da tecnologie e infrastrutture esterne, sottolineando l'importanza di investire nelle capacità nazionali. "Un settore delle telecomunicazioni forte e autonomo è fondamentale per costruire un futuro digitale sostenibile", hanno dichiarato.
Un'opportunità per il rilancio
Le telecomunicazioni rappresentano un settore chiave per l'innovazione, l'occupazione e il valore aggiunto dell'economia italiana. Per i sindacati, il tavolo di confronto deve segnare l'inizio di una nuova fase, in cui il settore torni al centro delle politiche industriali nazionali. "È ora di mettere fine a scelte miopi e affrontare con serietà la costruzione di un futuro digitale sostenibile per l’Italia", hanno concluso Buonomo e Ugliarolo.
L'appuntamento è fissato, ma le aspettative sono alte. Ora spetta al Governo dimostrare di essere all’altezza della sfida, fornendo risposte concrete e un piano d'azione che possa davvero rilanciare il settore e garantire un futuro stabile e prospero per lavoratori e aziende.
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