Roma, 14 marzo 2023
La crisi del settore delle telecomunicazioni è ormai conclamata, con aziende come Vodafone (1000 esuberi) e Sky (1200 uscite) che hanno annunciato l'uscita di molti dipendenti.
La situazione è resa più complessa dalla crisi di Tim, che si trova di fronte a due offerte concorrenti (KKR e CDP-Macquarie) per la cessione della sua rete.
Secondo Salvo Ugliarolo, Segretario Generale della Uilcom-Uil, il Governo non sta facendo abbastanza per risolvere la situazione, e l'assenza di chiarezza sul progetto della rete unica rende la situazione ancora più incerta.
Il settore in generale è in crisi di sostenibilità, con quattro operatori strutturati e molte altre aziende che competono in questo mercato già frammentato.
Nonostante ciò, il settore delle telecomunicazioni è strategico e dovrebbe continuare ad essere sostenuto e investito.
Il Governo è chiamato ad un pronto intervento da parte dei sindacati, in allarme per il rischio “spezzatino” da Tim e per quella che chiamano “la bomba sociale” degli esuberi nel settore, che rischia di deflagrare senza le necessarie misure ad hoc.
La crisi del settore delle telecomunicazioni è ormai conclamata, con aziende come Vodafone (1000 esuberi) e Sky (1200 uscite) che hanno annunciato l'uscita di molti dipendenti.
La situazione è resa più complessa dalla crisi di Tim, che si trova di fronte a due offerte concorrenti (KKR e CDP-Macquarie) per la cessione della sua rete.
Secondo Salvo Ugliarolo, Segretario Generale della Uilcom-Uil, il Governo non sta facendo abbastanza per risolvere la situazione, e l'assenza di chiarezza sul progetto della rete unica rende la situazione ancora più incerta.
Il settore in generale è in crisi di sostenibilità, con quattro operatori strutturati e molte altre aziende che competono in questo mercato già frammentato.
Nonostante ciò, il settore delle telecomunicazioni è strategico e dovrebbe continuare ad essere sostenuto e investito.
Il Governo è chiamato ad un pronto intervento da parte dei sindacati, in allarme per il rischio “spezzatino” da Tim e per quella che chiamano “la bomba sociale” degli esuberi nel settore, che rischia di deflagrare senza le necessarie misure ad hoc.