Cagliari. 3 dicembre 2025
Nella Giornata dedicata alla disabilità siamo chiamati a riflettere sul valore dell’inclusione nei luoghi di lavoro e sulla responsabilità condivisa di costruire ambienti realmente accessibili, rispettosi e capaci di valorizzare ogni persona. La disabilità non è una condizione marginale: riguarda la dignità, i diritti e le opportunità di cittadinanza. Per questo, il mondo del lavoro deve diventare uno dei primi ambiti in cui l’inclusione si traduce in pratiche reali e misurabili.
L’accessibilità non significa solo abbattere barriere architettoniche, ma anche rimuovere ostacoli culturali e organizzativi: dalla progettazione di postazioni adeguate alle esigenze individuali, alla flessibilità dei tempi e delle mansioni, fino alla formazione dei colleghi e dei responsabili per favorire un clima aperto e non discriminante. Un luogo di lavoro inclusivo non è soltanto più equo, ma anche più innovativo e più ricco di competenze.
In questo percorso il ruolo del sindacato è centrale. È il sindacato che, attraverso la contrattazione e la presenza quotidiana nei luoghi di lavoro, può garantire che i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con disabilità siano realmente tutelati. La sua azione deve puntare alla rimozione di ogni forma di discriminazione, alla promozione di accomodamenti ragionevoli e al monitoraggio costante delle condizioni di inclusione.
Accanto a questo, il Coordinamento delle Pari Opportunità ha la responsabilità di mantenere alta l’attenzione sul rispetto delle diversità e sull’uguaglianza sostanziale. Deve essere uno spazio di ascolto e di proposta, capace di costruire strumenti e percorsi mirati, sensibilizzare le strutture sindacali, dialogare con le aziende e promuovere una cultura che riconosca la disabilità come una risorsa e non come un limite.
In questa giornata, rinnoviamo l’impegno affinché nessuno sia lasciato indietro. Un lavoro che accoglie, sostiene e valorizza le persone con disabilità è il segno concreto di una società più giusta, più umana e più capace di futuro.
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Nella Giornata dedicata alla disabilità siamo chiamati a riflettere sul valore dell’inclusione nei luoghi di lavoro e sulla responsabilità condivisa di costruire ambienti realmente accessibili, rispettosi e capaci di valorizzare ogni persona. La disabilità non è una condizione marginale: riguarda la dignità, i diritti e le opportunità di cittadinanza. Per questo, il mondo del lavoro deve diventare uno dei primi ambiti in cui l’inclusione si traduce in pratiche reali e misurabili.
L’accessibilità non significa solo abbattere barriere architettoniche, ma anche rimuovere ostacoli culturali e organizzativi: dalla progettazione di postazioni adeguate alle esigenze individuali, alla flessibilità dei tempi e delle mansioni, fino alla formazione dei colleghi e dei responsabili per favorire un clima aperto e non discriminante. Un luogo di lavoro inclusivo non è soltanto più equo, ma anche più innovativo e più ricco di competenze.
In questo percorso il ruolo del sindacato è centrale. È il sindacato che, attraverso la contrattazione e la presenza quotidiana nei luoghi di lavoro, può garantire che i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con disabilità siano realmente tutelati. La sua azione deve puntare alla rimozione di ogni forma di discriminazione, alla promozione di accomodamenti ragionevoli e al monitoraggio costante delle condizioni di inclusione.
Accanto a questo, il Coordinamento delle Pari Opportunità ha la responsabilità di mantenere alta l’attenzione sul rispetto delle diversità e sull’uguaglianza sostanziale. Deve essere uno spazio di ascolto e di proposta, capace di costruire strumenti e percorsi mirati, sensibilizzare le strutture sindacali, dialogare con le aziende e promuovere una cultura che riconosca la disabilità come una risorsa e non come un limite.
In questa giornata, rinnoviamo l’impegno affinché nessuno sia lasciato indietro. Un lavoro che accoglie, sostiene e valorizza le persone con disabilità è il segno concreto di una società più giusta, più umana e più capace di futuro.
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