
Aggiornato a Febbraio 2025
Cos’è il Congedo di paternità
Il CONGEDO DI PATERNITA’ OBBLIGATORIO è un congedo della durata di 10 giorni rivolto solo al padre del neonato retribuiti al 100%. Può essere richiesto, anche in maniera frazionata e in concomitanza al congedo di maternità, a partire dai due mesi dalla nascita presunta del bambino e fino ai 5 mesi successivi alla nascita. Possono usufruirne sia i lavoratori privati che quelli pubblici, anche per bambini adottivi o in affidamento.
La legge prevede che il lavoratore faccia richiesta di congedo di paternità con almeno cinque giorni di anticipo dove possibile, in relazione all'evento nascita, sulla base della data presunta del parto, fatte salve le condizioni di miglior favore previste dalla contrattazione collettiva. Se il lavoratore desidera godere del congedo proprio nei giorni della nascita del bambino, può fare richiesta basandosi sulla presunta data del parto. E’ possibile godere di un ulteriore giorno aggiuntivo nel caso in cui ci rinunci la madre (Congedo facoltativo) Dal 13 agosto 2022 i neo papà hanno diritto a 20 giorni di congedo di paternità obbligatorio in caso di parto gemellare.
Il CONGEDO PARENTALE per i lavoratori dipendenti è il diritto ad un periodo massimo di 10 mesi, di cui 9 indennizzati, (elevabili a 11 nel caso in cui il padre si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) di astensione dal lavoro spettante sia alla madre sia al padre lavoratori, da ripartire tra i due genitori e da fruire nei primi 12 anni di vita del bambino. il padre può fruire di massimo 6 mesi indennizzati: 3 mesi non trasferibili e 3 mesi se non utilizzati dalla madre, (elevabili a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) la madre può fruire di massimo 6 mesi indennizzati: 3 mesi non trasferibili e 3 mesi se non utilizzati dal padre) entrambi i genitori possono fruire complessivamente massimo di 10 mesi di congedo parentale (elevabili a 11 mesi nel caso in cui il padre si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi).
Fino al 2024, il congedo parentale prevedeva solo due mesi retribuiti all’80%, mentre i mesi successivi erano indennizzati al 30%. I mesi di congedo indennizzabili sono 9, per il periodo restante, il congedo parentale può essere richiesto ma non è retribuito, quindi, il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro ma non allo stipendio.
La madre può usufruire di tali periodi dopo il periodo di congedo per maternità obbligatoria, mentre il padre ne può usufruire anche durante il periodo di congedo di maternità e quindi subito dopo il parto.
Cosa cambia nel 2025
Dal 2025, per i lavoratori dipendenti, è stata estesa a tre mesi la durata del congedo parentale retribuito all’80%, da utilizzare entro il sesto anno di vita del bambino. Per i periodi di congedo parentale indennizzati è dovuta, fino ai 12 anni di età, un’indennità pari al 30% della retribuzione, a condizione che il reddito individuale dell'interessato sia inferiore a 2,5 volte l'importo del trattamento minimo di pensione a carico dell'assicurazione generale obbligatoria
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