
Cagliari, 31 marzo 2025
Mobilitazione nazionale per gli aumenti salariali: sindacati pronti a nuove iniziative
Un segnale forte e chiaro arriva da oltre 20 piazze italiane: il settore delle Telecomunicazioni chiede a gran voce il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), scaduto il 31 dicembre 2022. Lo sciopero indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil ha registrato un'adesione superiore al 70%, confermando il malcontento dei lavoratori e la necessità di una pronta convocazione per discutere di aumenti salariali.
La richiesta sindacale: 260 euro di aumento
Il confronto tra sindacati e aziende ha finora portato a importanti passi avanti su tematiche normative e organizzative, ma si è arenato quando si è trattato di affrontare il nodo cruciale degli aumenti salariali. La piattaforma sindacale chiede un incremento di 260 euro, cifra ritenuta adeguata a compensare la perdita di potere d'acquisto causata dall'inflazione degli ultimi anni.
Le Telecomunicazioni attraversano una crisi decennale che non dipende da una riduzione della domanda. Al contrario, la digitalizzazione e la crescente necessità di connettività hanno aumentato il volume dei dati da gestire e proteggere. Tuttavia, l'assenza di politiche industriali mirate e la cattiva gestione aziendale hanno portato il settore a perdere oltre un miliardo di euro di ricavi all'anno.
I lavoratori delle grandi Telco, delle aziende della rete, del mondo IT e ICT e del comparto Crm/Bpo - un settore che conta circa 150 mila addetti - non intendono accettare che siano i loro diritti e salari a pagare il prezzo di scelte manageriali fallimentari e di politiche miopi.
Proteste in tutta Italia: una mobilitazione destinata a crescere
Le manifestazioni hanno toccato le principali città italiane, da Torino a Cagliari, coinvolgendo migliaia di lavoratori che hanno ribadito la necessità di regole certe per garantire stabilità al comparto e politiche che rilancino un settore strategico per il Paese.
I sindacati avvertono: senza una convocazione urgente per affrontare la questione salariale, lo sciopero del 31 marzo sarà solo il primo passo di una mobilitazione destinata ad ampliarsi. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil ringraziano tutti i lavoratori che hanno aderito alla protesta, sottolineando che la lotta per il rinnovo del CCNL continuerà fino al raggiungimento di un accordo equo e dignitoso per tutti gli operatori del settore.
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