Cagliari, 17 Dicembre 2025
Si è svolto ieri al Caesar’s Hotel di Cagliari il Consiglio regionale della Uilcom Sardegna, un appuntamento importante in vista del congresso e utile per fare il punto sull’attività sindacale svolta, sulle vertenze aperte e sulle sfide future, in particolare quelle legate all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione dei settori rappresentati.
Ad aprire i lavori è stato il segretario generale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega, che ha salutato la segreteria confederale presente, con la segretaria generale della Uil Sardegna Fulvia Murru e la segretaria organizzativa Elena Carta. Ortega ha tracciato un quadro ampio e articolato del lavoro portato avanti dalla categoria, sottolineando il ruolo centrale della Uilcom in comparti strategici e spesso attraversati da profonde difficoltà.
Dalle telecomunicazioni – con aziende come WindTre, Fastweb, Vodafone, Tiscali, Tim e Fibercop – ai call center, passando per il settore dell’informazione e dell’editoria, duramente colpito dalla crisi, fino allo spettacolo e alla cultura. “La Uilcom è il primo sindacato nei due quotidiani sardi – ha ricordato Ortega – e segue realtà come la Rai, Videolina, il Teatro Lirico di Cagliari, oltre ai lavoratori delle sale cinematografiche The Space e Notorious”. In totale, sono circa 40 le aziende seguite dalla categoria.
“Dobbiamo essere sempre vicini ai lavoratori – ha evidenziato il segretario generale – aiutarli a risolvere i problemi, rispondere ai loro quesiti e combattere insieme a loro per ottenere condizioni di lavoro migliori”. Un impegno che trova riscontro anche nei dati: nonostante le difficoltà di molti settori, la Uilcom Sardegna ha registrato un aumento degli iscritti pari al 7 per cento.
Ampio spazio è stato dedicato anche al processo di accorpamento con la Uil Poste, previsto per gennaio, che porterà alla nascita della Uil Fpc. “È un passaggio importante che farà crescere ulteriormente questa categoria – ha sottolineato Ortega – sono certo che la nuova organizzazione saprà rappresentare al meglio tutti gli iscritti”. Nel corso del Consiglio sono intervenuti anche i delegati, che hanno descritto le criticità e le prospettive dei rispettivi settori. A chiudere i lavori è stata la segretaria generale della
Uil Sardegna, Fulvia Murru, che ha rimarcato il valore strategico dell’azione della Uilcom. “Comunicazioni, informazione e spettacolo sono settori attraversati da trasformazioni profonde legate alla digitalizzazione, alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale – ha affermato – ma non può essere il lavoro a pagare il prezzo dell’innovazione. Diritti, contrattazione e qualità dell’occupazione devono restare il perno di ogni processo di cambiamento”.
Murru ha poi puntato l’attenzione su call center e piattaforme digitali, evidenziando le criticità di una transizione spesso mal governata: “Precarietà, esternalizzazioni, delocalizzazioni e algoritmi che decidono tempi, carichi e salari. Serve una responsabilità politica chiara e regole certe”. L’impegno della Uil Sardegna, ha concluso, resterà quello di presidiare questi settori, difendere l’occupazione e rivendicare investimenti, formazione continua e tutele, affinché la tecnologia sia uno strumento di miglioramento del lavoro e dei servizi, e non di impoverimento dei diritti.
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Si è svolto ieri al Caesar’s Hotel di Cagliari il Consiglio regionale della Uilcom Sardegna, un appuntamento importante in vista del congresso e utile per fare il punto sull’attività sindacale svolta, sulle vertenze aperte e sulle sfide future, in particolare quelle legate all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione dei settori rappresentati.
Ad aprire i lavori è stato il segretario generale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega, che ha salutato la segreteria confederale presente, con la segretaria generale della Uil Sardegna Fulvia Murru e la segretaria organizzativa Elena Carta. Ortega ha tracciato un quadro ampio e articolato del lavoro portato avanti dalla categoria, sottolineando il ruolo centrale della Uilcom in comparti strategici e spesso attraversati da profonde difficoltà.
Dalle telecomunicazioni – con aziende come WindTre, Fastweb, Vodafone, Tiscali, Tim e Fibercop – ai call center, passando per il settore dell’informazione e dell’editoria, duramente colpito dalla crisi, fino allo spettacolo e alla cultura. “La Uilcom è il primo sindacato nei due quotidiani sardi – ha ricordato Ortega – e segue realtà come la Rai, Videolina, il Teatro Lirico di Cagliari, oltre ai lavoratori delle sale cinematografiche The Space e Notorious”. In totale, sono circa 40 le aziende seguite dalla categoria.
“Dobbiamo essere sempre vicini ai lavoratori – ha evidenziato il segretario generale – aiutarli a risolvere i problemi, rispondere ai loro quesiti e combattere insieme a loro per ottenere condizioni di lavoro migliori”. Un impegno che trova riscontro anche nei dati: nonostante le difficoltà di molti settori, la Uilcom Sardegna ha registrato un aumento degli iscritti pari al 7 per cento.
Ampio spazio è stato dedicato anche al processo di accorpamento con la Uil Poste, previsto per gennaio, che porterà alla nascita della Uil Fpc. “È un passaggio importante che farà crescere ulteriormente questa categoria – ha sottolineato Ortega – sono certo che la nuova organizzazione saprà rappresentare al meglio tutti gli iscritti”. Nel corso del Consiglio sono intervenuti anche i delegati, che hanno descritto le criticità e le prospettive dei rispettivi settori. A chiudere i lavori è stata la segretaria generale della
Uil Sardegna, Fulvia Murru, che ha rimarcato il valore strategico dell’azione della Uilcom. “Comunicazioni, informazione e spettacolo sono settori attraversati da trasformazioni profonde legate alla digitalizzazione, alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale – ha affermato – ma non può essere il lavoro a pagare il prezzo dell’innovazione. Diritti, contrattazione e qualità dell’occupazione devono restare il perno di ogni processo di cambiamento”.
Murru ha poi puntato l’attenzione su call center e piattaforme digitali, evidenziando le criticità di una transizione spesso mal governata: “Precarietà, esternalizzazioni, delocalizzazioni e algoritmi che decidono tempi, carichi e salari. Serve una responsabilità politica chiara e regole certe”. L’impegno della Uil Sardegna, ha concluso, resterà quello di presidiare questi settori, difendere l’occupazione e rivendicare investimenti, formazione continua e tutele, affinché la tecnologia sia uno strumento di miglioramento del lavoro e dei servizi, e non di impoverimento dei diritti.
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